Le Olimpiadi di Tokyo saranno le più sostenibili di sempre?
A più di 50 anni dalle ultime Olimpiadi ospitate dal Giappone, Tokyo si prepara ad accogliere nuovamente i “giochi a cinque cerchi”, programmati per l’estate 2020 ma rimandati al 2021 a causa della pandemia. Nonostante i Giochi siano stati rimandati di un anno, il nome dell’evento viene mantenuto nella sua versione originale “Tokyo 2020”. Si tratta della XXXII Olimpiade, che inizierà il 23 luglio e terminerà l’8 agosto 2021.
La strategia di Tokyo 2020
L’obiettivo del Comitato organizzativo responsabile dell’evento è quello di rendere quelli di Tokyo, i Giochi Olimpici più ecologici e sostenibili di sempre. Finora, infatti, si tratta del primo evento di questa portata che si interessi all’aspetto ecologico e ambientale, abbracciando l’iniziativa “Sport per il clima” dell’ONU, che ha come obiettivo la lotta ai cambiamenti climatici anche attraverso lo sport. La svolta green intende toccare tutti i settori che direttamente o indirettamente hanno a che fare con la manifestazione.
La torcia
L’oggetto che rappresenta il simbolo delle Olimpiadi e che permette che il “sacro fuoco” rimanga acceso per tutta la durata dell’evento, ovvero la torcia, sarà composta per il 30% da materiali riciclati. Si tratta, infatti, di rifiuti di alluminio provenienti dagli alloggi temporanei costruiti in seguito al grande terremoto che ha colpito il Giappone nel 2011.
Medaglie e podio
Le medaglie, presentate a luglio 2019, sono realizzate con scarti di vecchi dispositivi elettronici, soprattutto smartphone e laptop. Questi sono stati ottenuti grazie alla campagna avviata dal Comitato nel 2017, che invitava tutta la popolazione nipponica a una corretta raccolta di vecchi dispositivi elettronici.
Stesso progetto alla base della realizzazione dei podi, che saranno composti di plastica riciclata donata dal pubblico e raccolta dagli oceani. Inoltre, secondo quanto dichiarato dagli organizzatori, questi avranno una seconda vita, venendo riutilizzati o riciclati.
Divise e letti
Anche le divise dei partecipanti alla manifestazione sono pensate per essere a impatto ambientale zero. Infatti, saranno composte anch’esse da vari materiali sostenibili, tra cui poliestere (riciclato) e derivati vegetali. Ecologici saranno anche i letti con una base fatta di cartone e materassi prodotti con polietilene, sempre riciclabile.
Villaggio e spostamenti
I mezzi di trasporto sono stati forniti dallo sponsor giapponese Toyota, che mette in campo automobili e autobus ecologici, con i quali i numerosi atleti si sposteranno da e per il villaggio, costruito con una tipologia di legno proveniente da fonti sostenibili e donato dalle autorità locali, alle quali verrà poi restituito per essere riutilizzato.
Olimpiadi a impatto zero?
La strategia green di Tokyo 2020 non si ferma solo alla produzione (che prevede il riutilizzo o riciclo degli oggetti al 99%), ma si estende anche alla tutela degli spazi verdi, soprattutto nella gestione dell’energia e delle risorse idriche. L’obiettivo è quello di azzerare le emissioni di CO2 dell’intero evento attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili, rifacendosi agli stessi obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Tutte queste strategie, tuttavia, sono parte di un progetto ancora più grande, che punta sull’inclusione sociale affinché tutti gli sforzi fatti dagli organizzatori e dalla popolazione- che ha partecipato attivamente a diverse iniziative- non rimangano all’interno delle mura dell’evento, ma contribuiscano allo sviluppo di una maggiore consapevolezza dell’impatto ambientale di ciascun evento e di ciascuno di noi.