Sulle punte: racconti di abusi nel mondo dello spettacolo
«Il balletto è artificiale. Esso è una poesia, è inventato. Dove le parole finiscono, può subentrare la poesia e la stessa cosa vale per il balletto. Voi non potete raccontare una storia sulle punte, ma la danza sulle punte può, quando l’immaginazione viene usata, farvi sentire qualcosa simile alle modulazioni nella musica o i colori messi in evidenza dalla luce. In questo senso la danza sulle punte anche se non può raccontare una storia, comunica un dramma», affermò George Balanchine, un famoso maestro di Ballet.
In questo caso, sulle punte, dentro una delle immense sale della Royal Ballet di Londra, vari ballerini hanno denunciato abusi sessuali. Le accuse furono rivolte al coreografo di fama internazionale Liam Scarlett nel 2019. L’ex ballerino dell’istituzione di danza londinese fu sospeso, come coreografo, dopo le dichiarazioni degli studenti e venne cancellata, successivamente, una collaborazione con il Queensland Ballet australiano.
Recentemente era stato annullato anche un progetto in cui Scarlett avrebbe dovuto lavorare per il Royal Danish Theatre a causa di “comportamenti inopportuni” che avrebbe tenuto il coreografo in precedenza. Il giorno dopo l’annuncio, la famiglia dichiarava la morte, a 35 anni, di Scarlett.
La vicenda tragica che ha visto protagonista quest’artista ha riacceso i riflettori su un tema spesso passato sotto silenzio che riguarda gli innumerevoli casi di abusi nel mondo dello spettacolo. Spesso, dietro ai movimenti leggeri, quasi angelici, sotto le punte ed i piedi logorati dei ballerini ci sono altri tipi di lesioni, corporali e psicologiche. Un esempio è rappresentato dai ballerini dell’Opera di Parigi, in cui, secondo un’inchiesta interna, il 26% dei 136 ballerini hanno subito abusi sessuali o hanno assistito alla violenza su un collega.
In Italia è stata creata Amleta, un’associazione fondata da 28 donne contro la discriminazione e le violenze di genere nel mondo dello spettacolo. Questa, come altre associazioni, vuole denunciare i casi di maltrattamento nel luogo di lavoro e garantire una libera carriera professionale a tutte le donne che vogliono intraprenderla.