Sostenibilità e Impresa: la certificazione BCorp
Lo scorso 14 aprile “Illy” ha ricevuto il “BCorp Label”, rivelandosi la prima grande azienda di caffè a ottenere la certificazione per l’impegno sostenibile. Nell’immaginario comune sostenibilità e impresa faticano a essere accostate, principalmente perché la crescita economica e soprattutto il profitto, difficilmente vengono associati alle metodologie della produzione sostenibile. Eppure, esiste una certificazione per quelle aziende che si impegnano a rispettare gli standard di performance, trasparenza e responsabilità e che svolgono quindi la loro attività economica in modo tale da impattare positivamente i loro dipendenti, l’ambiente e le comunità nelle quale operano.
La certificazione BCorp identifica e premia proprio quelle imprese il cui scopo è l’impatto positivo sulla società. Non sono da confondere con le aziende no-profit, il profitto infatti rientra tra gli scopi di queste realtà, tuttavia la loro attività cerca di conciliare economia ed etica, operando quindi in termini di sostenibilità e benessere della comunità sociale.
Il modello BCorp è stato inventato solo nel 2006 negli USA e la sua certificazione viene rilasciata dall’ente no-profit “BLab”. Il BCorp Label vale tre anni e per ottenerlo è necessario fornire la documentazione a supporto del risultato di un questionario, il BIA (Business Impact Assessment), che deve essere superato con 80/200 e deve essere strutturato in 5 diverse aree:
1. Governance: responsabilità e trasparenza
2. Persone: salari e benefit, qualità dell’ambiente lavorativo, formazione etc.
3. Comunità: creazione di posti lavoro, azioni di supporto etc.
4. Ambiente: efficienza energetica, riduzione dei rifiuti etc.
5. Clienti: impatto positivo dei servizi/prodotti sul cliente
In Italia le aziende certificate BCorp sono più di 80 e, oltre Illy, potreste conoscere WAMI, Davines, NWG, Treedom, Antica Erboristeria, Alessi e molte altre.