La linea “Calma” di Bogotá contro la violenza domestica
Da aprile si consuma una feroce rivolta civile nella Colombia di Ivan Duque, scoppiata a seguito della riforma fiscale annunciata dall’ormai ex ministro delle finanze Alberto Carrasquilla, costretto alle dimissioni a causa delle proteste. Carrasquilla e l’esecutivo colombiano avevano ideato e presentato alla popolazione una manovra di austerity senza però tenere conto delle difficoltà che l’economia del Paese stava attraversando nei primi mesi del 2021, quando l’industria ha subito un brusco arresto a causa della terza ondata di Covid-19.
Un dato agghiacciante riguardo a queste proteste è sicuramente quello relativo alle violenze di genere, che vedono colpevoli sia alcuni esponenti delle forze dell’ordine, sia alcuni manifestanti. Secondo la Defensoría del Pueblo de Colombia, l’organo statale volto al controllo e alla protezione dei diritti umani e civili, ci sono stati almeno 113 casi di violenza di genere nell’ambito delle manifestazioni, 87 denunciati solo tra il 28 aprile e il 14 maggio, con un ampio corollario di minacce, discriminazioni e violenze sessuali contro le manifestanti.
Violenze e discriminazioni basate sul genere non sono, purtroppo, una novità in Colombia: secondo il sistema di vigilanza della capitale, complici le restrizioni imposte dal governo per contenere i contagi da Covid-19, le violenze domestiche durante il 2020 sono state 18.938. Per combattere la radicata violenza machista, l’amministrazione di Claudia López, prima sindaca donna di Bogotá in carica dal 1° gennaio 2020, ha ideato una linea telefonica dedicata a quegli uomini che sentono di star perdendo il controllo e che hanno necessità di confrontarsi con un interlocutore imparziale e paziente.
Bogotá è infatti la città colombiana con il più alto tasso di violenza domestica, a differenza di altre nazioni latinoamericane, dove i tassi crescono allontanandosi dai grandi centri cittadini. In questo ambito, la linea ideata dall’amministrazione López è uno dei tanti progetti che stanno nascendo in Colombia per mettere l’uomo al centro della discussione sui suoi stessi comportamenti, aprendo una più ampia riflessione sulle emozioni e su come queste vengano percepite dal genere maschile come sintomo di debolezza.
La scommessa della capitale colombiana
La hotline, che ha preso il nome di Línea Calma, è un servizio gratuito riservato agli uomini maggiorenni, attivo a Bogotá ormai da un anno. È stata ideata per diminuire il tasso di violenze all’interno delle mura domestiche agendo direttamente dal settore pubblico, a seguito di un’indagine sulle violenze intrafamiliari, da cui è risultato che il 76,1% delle persone intervistate concorda che gli uomini abbiano la volontà di imparare a gestire meglio le proprie emozioni, ma non sappiano come farlo.
Un altro dato molto interessante è quello che concerne le diverse reazioni che donne e uomini hanno a seguito della fine di una relazione: il 44% degli intervistati pensa che le donne, in un momento di difficoltà, cerchino aiuto affidandosi ad altre persone, mentre il 45% sostiene che gli uomini, nella medesima situazione, si isolino ricorrendo all’alcol per non dover riflettere sulle proprie emozioni.
Línea Calma, quindi, non ha soltanto la funzione di hotline di emergenza: è anche un servizio atto a far riflettere su cosa abbiano comportato le costruzioni culturali e sociali riferite all’essere uomo, e su come queste abbiano influenzato la vita dei cittadini. È attiva sei giorni a settimana: dal lunedì al venerdì dalle otto del mattino alle otto di sera, mentre il sabato dalle otto del mattino alle due del pomeriggio.
Il progetto è stato accolto con entusiasmo ed è stato sponsorizzato utilizzando tutti i canali possibili, dalla radio ai social media, così da raggiungere la maggior copertura possibile all’interno della città. Per sostenere il progetto in televisione è stata ideata una miniserie a scopo sensibilizzatore, con protagonisti quattro amici che discutono dei ruoli sociali non tradizionali e si confrontano su rabbia, gelosia, possessività e controllo.
Línea Calma: come funziona?
Il progetto è stato recentemente riconfermato da Nicolás Montero, a capo della Segreteria Distrettuale di Cultura, Intrattenimento e Sport della città di Bogotá (SDCRD), in quanto durante il primo anno di attività si sono registrate oltre duemila telefonate, di cui il 44% per situazioni legate alla violenza domestica causata da eccessiva gelosia o possessività. Gli uomini che usufruiscono della linea spesso hanno immediata necessità di confronto, in quanto si trovano già nella situazione di aver perso il controllo. Vengono accolti da un pacato «Benvenuto a Calma, la linea di ascolto per uomini. Siamo qui per ascoltarla e orientarla» e vengono ascoltati da psicologhe e psicologi esperti nelle dinamiche della violenza di genere e delle violenze di coppia all’interno delle mura di casa, sempre più frequenti nel Paese.
Gli psicologi in ascolto hanno il ruolo di consigliare metodi alternativi per affrontare le situazioni di gelosia e rabbia e fornire gli strumenti chiave per prevenire la violenza contro le compagne o i figli. Inoltre, i terapeuti invitano gli interlocutori ad usufruire delle dieci sessioni gratuite di ascolto individuali che gli vengono riservate per riflettere ed esaminare le loro emozioni, pensieri e comportamenti.
I risultati di Línea Calma, secondo l’amministrazione López e gli esperti che lavorano al progetto, sono sorprendenti: grazie alle moltissime telefonate ricevute, è risultato evidente che gli uomini riconoscano in sé stessi comportamenti errati e pericolosi che vorrebbero cessare di avere, legati a modelli culturali che non appartengono più alla contemporaneità.
La scommessa dell’amministrazione della capitale colombiana, ad un anno dall’inaugurazione della hotline, è quella di implementare il servizio stesso attraverso la rete di seminari, corsi e sedute individuali per gli uomini che chiamano chiedendo consiglio, nella speranza che il progetto faccia da “rampa di lancio” per una trasformazione culturale che sradichi la violenza contro le donne dalla quotidianità del Paese.
Editing e fact checking a cura di Alice Spada